L’attività di segnalazione di un’irregolarità (Whistleblowing), è stata introdotta in Italia nel 2012, limitatamente al settore pubblico.

 

Nel 2017,  inserendo tale norma nel D.lgs. n. 231/2001, è stata ampliata la regolamentazione anche al settore privato.

 

A cambiare lo scenario è stata la direttiva UE 2019/1937 del Parlamento Europeo e del Consiglio emanata il 23 ottobre 2019, la quale estende l'obbligo a tutte le aziende con più di 50 dipendenti, vincolo che in precedenza era limitato alle aziende aderenti al modello 231.

 

Come cambiano le regole per le aziende con più di 50 dipendenti?

 

Dal 17 dicembre 2021 le aziende con oltre 50 dipendenti dovranno dotarsi di un "canale informatico" per la segnalazione di illeciti.


La normativa sul Whistleblowing comporta l’introduzione  di uno strumento informatico che rispetti la normativa europea e italiana e che sia in grado di:


• garantire la riservatezza della segnalazione anche se proveniente dall'esterno dell'azienda (al momento è garantita solo ai dipendenti)

 

• gestire il controllo dei tempi d'intervento da parte dell'organismo di vigilanza o del responsabile aziendale individuato


• garantire la conformità del processo di gestione della segnalazione al modello previsto dall’ azienda.


Le comunicazioni fatte via email, ancora oggi spesso utilizzate, non sono sufficienti a soddisfare queste tre specifiche esigenze.

 

Diviene, dunque, vincolante dotarsi di un software in grado di gestire segnalazioni circostanziate, in modo sicuro e riservato, con la possibilità di inserire documenti, immagini, video e audio.